Ilva il no dei pm al dissequestro di Afo1 | L’incendio di maggio? I dispositivi di sicurezza erano guasti

L’ altoforno 1 dell’ex Ilva di Taranto sarebbe stato rimesso in marcia nell’ ottobre 2024 come se fosse tutto in ordine. Ma in realtà, secondo gli atti dell’inchiesta aperta dopo l’incendio che lo ha devastato nel maggio scorso, non lo era affatto. Insomma, quando il ministro delle Imprese Adolfo Urso andò a festeggiare la ripartenza dell’impianto, le sue condizioni erano tutt’altro che perfette. A rivelarlo sono i documenti dell’indagine della Procura di Taranto che nell’agosto scorso ha detto “no” al dissequestro. Secondo il pubblico ministero Francesco Ciardo, come anticipato da La Gazzetta del Mezzogiorno, l’incendio del 7 maggio divampò a causa del malfunzionamento di almeno una delle “termocoppie”, uno dei dispositivi di sicurezza dell’altoforno, che non segnalò l’aumento della temperatura, contribuendo a scatenare le fiamme che gli operai definirono “mai visto prima”. 🔗 Leggi su Ilfattoquotidiano.it

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