I cinesi non vogliono bastoni tra le ruote Spedizioni punitive e mobilitazione su Wechat
Prato, 18 novembre 2025 – La scena è più o meno la stessa: un piazzale industriale quasi sempre incastonato nelle fabbriche del Macrolotto, un gazebo sdrucito, gli slogan dei Sudd Cobas e la tensione che si taglia con il coltello. Ma ieri, a Euroingro, la tensione ha di nuovo superato la soglia con la rabbia che è sfociata in un vero e proprio assalto. E non è finita. In parallelo su We-Chat, il social cinese per definizione, correva un messaggio del tutto nuovo: una sorta di chiamata a raccolta, una strategia per coinvolgere il Consolato e fare pressioni sulle autorità pratesi. Ma ripartiamo da ieri quando una quindicina di uomini cinesi è uscita dai portoni di Euroingro e ha caricato i manifestanti che erano in sit in per denunciare le condizioni di sfruttamento e chiedere contratti regolari. 🔗 Leggi su Lanazione.it
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