La vita fiabesca delle Kessler

Questo pomeriggio ho vissuto un lungo sognante momento gozzaniano. Avevo sotto gli occhi una cartolina autografata, presa da non so quale antiquario, delle gemelle Kessler sul set del Conte di Lussemburgo, un’operetta di Franz Léhar riadattata nel 1957 a commedia musicale per il cinema (“filmeretta”, dicevano loro). Alice ed Ellen, allora ventenni, facevano la parte di Fritzi e Franzi, ciascuna con un levriero afgano al guinzaglio, ma non ci potevo far nulla: io vedevo Carlotta e Speranza in un dagherrotipo del 1850. Sono diventato un ammiratore delle Kessler con qualche decennio di ritardo perché l’adolescente che vive in me sa innamorarsi solo del passato, dove i desideri nascono già nella forma introversa dei rimpianti. 🔗 Leggi su Ilfoglio.it

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La vita fiabesca delle Kessler - Sono diventato un loro ammiratore con qualche decennio di ritardo, perché l'adolescente che vive in me sa innamorarsi solo del passato. Come scrive ilfoglio.it

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