Se la tragedia è un segnale non ascoltato
Parsi Quando l’amore si spezza: il grido silenzioso delle madri nel buio. La tragedia di Trieste, dove una madre ha tolto la vita al proprio bambino di nove anni, ci attraversa come un gelo improvviso. Non è solo una notizia. È una ferita al cuore della nostra umanità. Perché quando una madre distrugge ciò che di più sacro la vita le ha affidato, non è soltanto un crimine: è il segnale di un dolore che non abbiamo saputo ascoltare. Dietro a un gesto così estremo c’è sempre una lunga discesa nell’ombra. Una madre non nasce carnefice: ci diventa quando la sua psiche implode sotto il peso di solitudini non viste, di fallimenti percepiti come incolmabili, di paure che crescono come erbacce nel silenzio. 🔗 Leggi su Ilgiorno.it
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