La vita in picchiata del Falco Savoldelli dalla bici al rifugio in alta valle | La maglia azzurra resta il mio rimpianto
Falco Saoldèl, gnac a sunàga Al vé zo a ciot e töcc chi oter i la fa ‘n braga (Falco Savoldelli, anche se gli suoni vien giù senza paura mentre gli altri se la fanno addosso). Non si può di certo dare torto al Bepi, cantante e re del dialetto bergamasco, che nel 2006 intonava queste parole nella canzone “Falco Saoldèl”, dedicata a Paolo Savoldelli, ciclista originario della Val Seriana e vincitore di due Giri d’Italia nel 2002 e nel 2005. il “Falco”, suo soprannome storico, è considerato uno dei più grandi discesisti che il ciclismo abbia mai avuto. In difesa e in gestione sulle salite, in spietata picchiata giù dalle montagne: nessun timore reverenziale, paura zero, cuore gettato oltre l’ostacolo e grossi dolori per gli altri che inseguivano. 🔗 Leggi su Bergamonews.it
© Bergamonews.it - La vita in picchiata del Falco Savoldelli, dalla bici al rifugio in alta valle: “La maglia azzurra resta il mio rimpianto”
News recenti che potrebbero piacerti
Mi dicevano sei pazza. Ti devi ammazzare. Mi hanno insultata, minacciata, picchiata, frustata. Ma io sono qui. Piuttosto che vivere nella menzogna avrei preferito morire. Tanto quella non era vita. Era la morte in vita». Anna (un nome di fantasia), 22 anni, è una - facebook.com Vai su Facebook
MILANO COME TEHERAN, PICCHIATA PER STRADA DA DUE UOMINI PERCHÉ NON INDOSSA IL VELO A Sesto San Giovanni una donna marocchina di 44 anni, che era insieme alla figlia di 5, è stata aggredita brutalmente da due connazionali nel sottopa Vai su X
