Inclusione e gestione della classe non sono la stessa cosa Perché confondere i piani genera errori pedagogici e didattici

L’inclusione scolastica è un principio costituzionale, un orientamento culturale, una prospettiva educativa. Non è, però, un sinonimo di permissività e non coincide con la gestione delle dinamiche comportamentali degli alunni. Nelle classi reali, dove i docenti devono garantire contemporaneamente apprendimento, sicurezza, benessere e socialità, confondere questi due livelli produce fraintendimenti che danneggiano tutti: gli studenti più fragili, quelli disturbati dai compagni vivaci, le famiglie e i docenti stessi. L'articolo . 🔗 Leggi su Orizzontescuola.it

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