Yayoi Kusama | l’ossessione la ripetizione artistica e l’impero dei pois 

Life&People.it Entrare in una Infinity Room di Yayoi Kusama è un atto di smarrimento e meraviglia: gli specchi riflettono all’infinito una costellazione di luci al neon, moltiplicando lo spazio fino a dissolverlo. In quell’istante, l’osservatore smarrisce i confini del corpo e dell’identità, ritrovandosi sospeso in una vertigine ipnotica.   Questa esperienza, forse la più iconica dell’artista giapponese, è la materializzazione perfetta della sua filosofia, un incessante tentativo di annullare il sé attraverso la ripetizione infinita. Contemplandone l’eredità tuttavia si deve accettare anche il suo intrinseco paradosso, ovvero quello di un’artista che costruisce un impero globale sulla fragilità psichica, trasformando l’ossessione in linguaggio e la malattia in estetica. 🔗 Leggi su Lifeandpeople.it

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