Perché non va sottovalutata la violenza gratuita degli studenti in piazza

Forse non è necessario scomodare Benedetto Croce, che ebbe a dire che l’unico compito che hanno i giovani è quello di diventare il prima possibile grandi, per rendersi conto della insensatezza delle manifestazioni indette ieri dagli studenti in una cinquantina di piazze italiane. Fra i partecipanti al “ No Meloni Day ”, stando alle dichiarazioni dei loro capi o portavoce, era dato riscontrare un disarmante mix di immaturità, irrazionalismo, conformismo. Oltre a ingiustificabili pulsioni distruttive sfociate in atti di aggressione e violenza gratuite. Già i motivi ufficiali con cui era stata indetta la protesta erano sembrati vacui e inconsistenti: oltre alla riforma della scuola venivano infatti chiamate in causa la questione del clima, presentata coi soliti accenti catastrofisti scientificamente non giustificati, e quella della “causa palestinese”, letta con occhiali ideologici e soprattutto senza considerare minimamente gli ultimi sviluppi della situazione con il processo di pace faticosamente avviato. 🔗 Leggi su Liberoquotidiano.it

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