Perché non è un insulto chiamare un sindaco Cetto La Qualunque Il caso dal controllo Covid finito male | cosa ha deciso la Cassazione
Chiamare un sindaco “Cetto La Qualunque” rientra nel diritto di critica, nella forma di satira, e non rappresenta dunque una diffamazione. Lo sottolineano i giudici della Quinta sezione penale della Cassazione in una sentenza con la quale hanno assolto dall’accusa di diffamazione un cittadino abruzzese che aveva definito il sindaco con il nome del personaggio creato da Antonio Albanese. Perché i giudici hanno assolto il cittadino. Per i supremi giudici «la reputazione non si identifica con la considerazione che ciascuno ha di sé o con il semplice amor proprio, ma con il senso della dignità personale in conformità all’opinione del gruppo sociale di riferimento, secondo il particolare contesto storico», si legge nella sentenza riportata dal sito Cassazione. 🔗 Leggi su Open.online
Dai un’occhiata anche a questi contenuti
Francesca Verdini "esplode" sui social: «Insulti orribili perchè ho come compagno Matteo Salvini» La fidanzata del vice premier e leader della Lega ha "ceduto" al commento dei post che la offendono sul web Link nel primo commento - facebook.com Vai su Facebook
