La stretta dell’Agcom ai siti porno dimostra il bigottismo di una destra sessuofobica
Niente sesso, siamo l’ Agcom. È uno dei possibili titoli, per quanto inflazionati, da affibbiare al dibattito sui social scatenato dall’entrata in vigore della nuova normativa anti porno, a tutela dei minori. Dà attuazione a una misura contenuta nel Decreto Caivano, un pacchetto di norme approvato nel 2023 dopo i gravi episodi di violenza sessuale ai danni di due minorenni in provincia di Napoli. Va però precisato che non c’è relazione fra quell’episodio e l’uso di pornografia da parte dei giovani. Il decreto ha un valore simbolico ed esprime lo spirito governativo in materia di tutela degli under 18, ma anche su tutto ciò che riguarda la sicurezza. 🔗 Leggi su Lettera43.it
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