I fiumi sono la nuova metafora preferita dai magistrati
Alla fine è tutta questione di metafore. Lunedì Gustavo Zagrebelsky, in un incontro organizzato a Torino dall’Anm, ne ha suggerita una molto classica: “ Non dite che la magistratura è un contropotere. Usate un’immagine chiara, quella di un fiume che scorre nel suo letto, la politica, e poi ci sono gli argini, la magistratura”. Metafora, questa del fiume e degli argini, carissima a Orazio, che accostò lo straripamento del Tevere alla ribellione dei Titani, e ripresa in tutt’altra chiave dai romantici (qualcuno senz’altro ricorderà la pagina del Werther in cui Goethe paragona il genio a un fiume in piena dalle cui inondazioni i borghesotti difendono i loro orti). 🔗 Leggi su Ilfoglio.it
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I fiumi sono la nuova metafora preferita dai magistrati - La magistratura ora sarebbe "un argine" contro le possibili esondazioni della politica ("il fiume che scorre nel suo letto"). Secondo ilfoglio.it
