Russia a secco Perché nessuno vuole più il petrolio di Mosca
C’è un numero rimasto sotto coperta, ma che rischia di fare rumore: 27%. Di che si tratta? Della percentuale di minori entrate per la Russia dalla vendita di petrolio e gas. Non è certo un mistero che a Mosca sia scattato, da diverso tempo, l’allarme rosso. Con le nuove sanzioni mosse dagli Stati Uniti contro le grandi compagnie petrolifere russe, Lukoil e Rosneft su tutte, è diventato quasi impossibile per le big oil dei Paesi amici dell’ex U comprare e dunque importare greggio. Lo dimostra il fatto che sempre più aziende cinesi tagliano i ponti con la Russia, interrompendo quelle forniture che fino a poche settimane fa sembravano essenziali al Dragone. 🔗 Leggi su Formiche.net
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