L’AI costa troppo? OpenAI vuole che siano gli utenti a pagare i suoi data center
L’intelligenza artificiale ha fame di elettricità, spazio e denaro. Una fame vorace che nemmeno OpenAI, l’azienda dietro ChatGPT, e anche dietro Sora che ha generato scandali su furti di identità, e una delle società tech più finanziate al mondo, può saziare da sola. E così, mentre il 2025 si avvia alla conclusione, emerge un dettaglio che racconta molto del momento che stiamo vivendo. OpenAI ha chiesto formalmente all’amministrazione Trump di estendere gli incentivi fiscali federali destinati ai semiconduttori anche ai data center per l’intelligenza artificiale. Il tutto a spese dei contribuenti americani. 🔗 Leggi su Screenworld.it
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