La sanità regionale è intasata a causa della ’mobilità canaglia’

Ilrestodelcarlino.it | 11 nov 2025 | 🔊 Ascolta la notizia

"Quello che intasa le liste d’attesa della sanità regionale è la ’mobilità canaglia’ che va a pescare pazienti, spesso attraverso la libera professione, che hanno patologie sulle quali si può avere una soluzione anche di prossimità". L’accusa arriva da Chiara Gibertoni, direttrice generale del Sant’Orsola, che parla di "pazienti reclutati attraverso attività libero-professionale individuale nelle regioni del Sud e che poi vengono inseriti in lista d’attesa istituzionale". Gibertoni fa notare che "il Sant’Orsola conta circa il 20 per cento di ricoveri per pazienti da altre regioni, tutti di alta complessità e concentrati in alcune discipline, anche per effetto dei Centri di riferimento nazionale presenti al Policlinico (come oncologia e trapianti)". 🔗 Leggi su Ilrestodelcarlino.it
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