Il gran teatro dell’autoritarismo populista da Grillo a Trump
Nel suo ampio elogio degli ultimi libri di Giuliano da Empoli, «il Mago del Cremlino» e «l’Ora dei predatori», come chiave per comprendere il carattere del nuovo autoritarismo e delle personalità autoritarie, qualche giorno fa David Brooks sottolineava sul New York Times, tra gli altri, un aspetto che ha molto colpito anche me. Per brevità e pigrizia, cito direttamente dalla sua sintesi: «Persone come Trump e Putin non sono politici, sono artisti che creano realtà alternative. Raccontano storie, inventano fatti alternativi, mettono in scena drammi quotidiani, allestiscono processi farsa e reinventano religioni: costruiscono un mondo». 🔗 Leggi su Linkiesta.it
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