Gino Cecchettin e i due anni dalla morte di Giulia | La nostra è ancora una società patriarcale
A due anni dalla morte di Giulia Cecchettin, il padre Gino dice che la nostra rimane una società patriarcale. E spiega perché non vuole continuare il processo a Filippo Turetta: «Io non ho studiato legge e quindi non ho le competenze per giudicare. Però faccio mie le parole di esimi procuratori e presidenti di tribunali, secondo i quali servirebbe fare formazione anche negli ambienti della magistratura. Perché i tempi sono cambiati ed è importante adeguarsi a una società che cambia. Non si può ragionare con gli stessi modelli del secolo scorso. Serve un passo diverso nel linguaggio, nella considerazione di certi reati e nell’applicazione delle pene». 🔗 Leggi su Open.online
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