Vannacci non vedrebbe il fascismo nemmeno nel fascismo
Ha suscitato generale indignazione il post in cui Roberto Vannacci, citando l’incolpevole storico Francesco Perfetti, ha voluto ricordare il fatto che fu il re a incaricare Benito Mussolini di formare il governo, cui parteciparono anche popolari, liberali e nazionalisti, e che «tutte le principali leggi, dalla riforma elettorale del 1923 alle norme sul partito unico, fino alle stesse leggi del 1938, furono approvate dal Parlamento e promulgate dal Re, secondo le procedure previste dalla legge». Come al solito, il generale tira il sasso e nasconde la mano, giocando con le parole e facendo capire come la pensa, senza però mai dirlo esplicitamente. 🔗 Leggi su Linkiesta.it
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