Il maldestro tentativo del governo di aiutare i lavoratori favorisce solo i redditi medio-alti
Il taglio della seconda aliquota Irpef, dal trentacinque al trentatré per cento, è il fulcro della legge di Bilancio 2025. Un intervento che, secondo il governo, sostiene il ceto medio, ma che – alla prova dei numeri – sembra premiare soprattutto i redditi alti o medio-alti. A rilevarlo è un’analisi dell’Ufficio parlamentare di Bilancio, secondo cui il cinquanta per cento dei benefici complessivi andrà all’otto per cento dei contribuenti con redditi più elevati. In altre parole, come scrive Rosaria Amato su Repubblica, la curva dei vantaggi rimane piatta per gran parte dei lavoratori e si impenna solo nelle fasce medie e alte, cioè a partire dai 45-50 mila euro lordi annui. 🔗 Leggi su Linkiesta.it
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