I 5 Stelle oggi difendono i giornalisti | ma li chiamavano sciacalli sterco e putt***e

«Lei non immagina quanto io non sia irremovibile nelle mie idee». L’aforisma di Ennio Flaiano andrebbe scolpito nel marmo nella sede del Movimento 5 Stelle, che quando scende in campo si attesta come i trecento spartani di Leonida, ma se proprio non può sbarrare il passo ai persiani ci si mette d’accordo e fa massa critica: dalle Termopili alla termocoperta a protezione dei giornalisti e soprattutto l’eroe del momento, Sigfrido Ranucci. Oggi nell’aula sorda e grigia ma senza traccia di manipoli meloniani i guastatori di Giuseppe Conte innalzano il vessillo della libertà di stampa come ultimo baluardo contro il regime che non c’è, e contro le querele temerarie che invece ci sono per imbavagliare il giornalismo d’inchiesta: quello che si sostituisce alle inchieste giudiziarie della magistratura tanto cara al partito che fu di Beppe Grillo (che aveva indetto il “Premio stercorario” per il “Giornalista dell’Anno”). 🔗 Leggi su Liberoquotidiano.it

i 5 stelle oggi difendono i giornalisti ma li chiamavano sciacalli sterco e putte

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