Dalle opinioni ai linciaggi sui social
Minare la credibilità dei giornalisti, sminuire il loro lavoro, offendere senza argomenti: è questa la nuova strategia della tensione, quella che non si combatte più con le bombe, ma con i post. Si colpisce la persona per annientare l’idea, si delegittima la fonte per screditare la notizia. È un meccanismo sottile e perverso che sta logorando il dibattito pubblico e avvelenando la convivenza civile. Si parla tanto di difesa della libertà di stampa, ma si fa ben poco per fermare la valanga di offese, insinuazioni e accuse ingiustificate che ogni giorno piovono sui social, spesso lanciate da profili falsi o anonimi. 🔗 Leggi su Cdn.ilfaroonline.it
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