Sequestro Moro quel filo rosso che lega le Br al Medio Oriente
«Vorrei che Giovannone fosse su piazza», scrive il 30 aprile 1978 Aldo Moro dalla «prigione del popolo». Il covo dove le Brigate Rosse l'hanno rinchiuso dopo il sequestro invia Mario Fani, a Roma. Il destinatario della lettera è l'ex Sottosegretario alla Giustizia Erminio Pennacchini. Stefano Giovannone è il capocentro del Sismi a Beirut e tiene i contatti con le organizzazioni armate in Medio Oriente. Contatti che uno 007 deve avere per raccogliere informazioni. Il presidente della Dc sa che lui può arrivare a Yasser Arafat e al Movimento di liberazione della Palestina che, a sua volta, potrebbe intercedere per il suo rilascio. 🔗 Leggi su Iltempo.it
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