Rivoluzioni senza ideologie
C’è un ragazzo con una bandiera alzata sopra la testa. È bianca, pulita, e al centro c’è un cappello di paglia disegnato come in un manga. Potrebbe essere a Teheran, a Parigi o a Hong Kong. Potrebbe gridare libertà o semplicemente cantare una canzone che nessuno capisce. Potrebbe non sapere neppure chi sia Marx o cosa sia la rivoluzione, ma sa che quel simbolo racconta qualcosa di lui. È la «straw hat flag», la bandiera nata dal mondo di One Piece, diventata il segno planetario della generazione Z, quella che si ribella senza sapere esattamente per cosa o contro cosa. La rivolta è un sentimento, un controdestino, un no a prescindere e sicuramente qualcosa di più di un malumore. 🔗 Leggi su Ilgiornale.it
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