Reti da pesca francesi per fermare i droni russi Una ragnatela contro i raid in Ucraina
Roma, 8 novembre 2025 – Ogni anno nei porti di pesca lungo la costa francese della Bretagna, circa 800 tonnellate di reti finiscono fuori uso: dopo 12 o 24 mesi di immersioni nel profondo Atlantico, diventano troppo logore per essere riparate. Per lungo tempo sono state un problema ambientale e logistico. Oggi, invece, quelle stesse reti trovano una seconda vita inattesa: fermare i droni russi sul fronte ucraino. A rendere possibile questa trasformazione è Kernic Solidarités, un’associazione nata per iniziativa di Gérard Le Duff e Christian Abaziou. L’organizzazione ha inviato due carichi di ret i — per un totale di 280 chilometri — al confine ucraino, dove vengono utilizzate per costruire barriere anti-drone a protezione di soldati e civili. 🔗 Leggi su Quotidiano.net
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