Paesi e frazioni si sono svuotati Un movimento lento ma inarrestabile Eppure le comunità che condividono radici e aspirazioni non sono destinate a morire Abbiamo gli strumenti per ricrearle In ogni parte del mondo
E ra fatto di piazze, cortili, voci che si rincorrevano da un balcone all’altro. Il villaggio era il cerchio. Il confine dentro cui tutti parlavano la stessa lingua, avevano le stesse radici e una storia condivisa. Anche i gesti e gli indumenti erano simili e riconoscibili, così come il modo di fare il pane, di tessere e ricamare, di ballare, corteggiarsi e di allevare i figli. E in quella cornice, la maternità era un’esperienza collettiva. «Ora, i corpi aggreganti tradizionali, come la parrocchia o il cortile, non rappresentano più i centri simbolici dell’appartenenza. Al loro posto, emergono legami affettivi, reti informali, pratiche di sentimento» ci spiega la professoressa Maria Antonietta Mongiu, intellettuale e archeologa. 🔗 Leggi su Iodonna.it
© Iodonna.it - Paesi e frazioni si sono svuotati. Un movimento lento, ma inarrestabile. Eppure le comunità che condividono radici e aspirazioni non sono destinate a morire. Abbiamo gli strumenti per ricrearle. In ogni parte del mondo
Argomenti simili trattati di recente
A partire da giovedi 13 novembre l’Amministrazione Comunale tornerà ad ascoltare i cittadini direttamente a casa loro, nelle frazioni. Inizia un giro nei paesi finalizzato ad effettuare sopralluoghi e raccogliere segnalazioni e richieste, per concludersi con l’inco - facebook.com Vai su Facebook
