Lagosanto l’indagine sugli embrioni Il racconto di due donne in cura | Il protocollo lasciava molti dubbi

Nella chat delle aspiranti mamme c’è "smarrimento" e "malessere" dopo la sospensione temporanea in via precauzionale – c’è un’inchiesta per procurato aborto –, dell’attività del Centro di procreazione medicalmente assistita (Pma) dell’ ospedale di Lagosanto, da parte dell’Ausl. Molte donne che stavano ricorrendo alle stimolazioni ormonali, si stanno chiedendo cosa devono fare ora, tante non sono state contattate da nessuno e se chiamano il centralino del nosocomio laghese non ricevono indicazioni. Alcune si sono rivolte a Lugo, con tempi di attesa che sfiorano l’anno, o a Firenze, ma servirebbe un incontro con un responsabile dell’Ausl che prenda in carico le singole situazioni e possa indirizzare ognuna di queste aspiranti mamme nel miglior modo possibile. 🔗 Leggi su Ilrestodelcarlino.it

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