Mutui a tasso variabile cosa cambia dopo la decisione della Bce per i tassi al 2%
La Banca centrale europea ha deciso di lasciare invariati i tassi di interesse: il tasso sui depositi resta al 2%, quello principale al 2,15% e quello sui prestiti marginali al 2,40%. Una scelta di prudenza che arriva dopo otto tagli consecutivi tra il 2024 e il 2025, segnando una fase di stabilità per il costo del denaro. Dopo un anno di tagli che avevano alleggerito le rate per milioni di famiglie, la Bce sceglie ora di consolidare i risultati e monitorare l’andamento dell’inflazione. Il mercato ha reagito con calma: l’Euribor a tre mesi, principale parametro per i mutui variabili, resta stabile intorno al 2%, segno che la pausa era ampiamente prevista. 🔗 Leggi su Quifinanza.it
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