La pornografia in tasca ci ha tolto il sesso la misura e perfino l’età adulta
«Nessuno, tranne forse Neil Postman, avrebbe potuto prevedere la formazione di un culto internazionale della pornografia». La frase sta in un articolo uscito nel numero di novembre di Harper’s Magazine, e richiede subito una sleppa di divagazioni. Intanto bisogna dire chi sia Neil Postman. Un signore che aveva capito il 2025 con quarant’anni d’anticipo. “Divertirsi da morire” esce nel 1985, e a qualunque pagina lo apriate ci trovate una frase che sembra scritta domani. La pornografia esisteva già, certo, ma dovevi umiliarti a chiederla. A un edicolante, al botteghino d’un cinema, a un negoziante in certi quartieri di Londra o di New York se avevi la fortuna di viaggiare. 🔗 Leggi su Linkiesta.it
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