Anche le foglie e i germogli delle felci possono arricchire il piatto
Non è la prima pianta spontanea commestibile a cui si pensa, perché è piuttosto un elegante arredo dei boschi, o della casa, ma dell’elenco fa parte anche la felce. Pianta preistorica, antichissima, diffusa in undicimila specie dalle foreste tropicali ai boschi nordeuropei, infestante perché si riproduce per rizoma e quindi tende naturalmente ad “allargarsi”, è circondata da un alone di magia e di leggenda. Considerata di volta in volta simbolo di fecondità, ma anche di mistero e di oscurità, avrebbe la capacità di purificare l’aria in ambienti domestici e nella tradizione popolare alpina quella di proteggere dalla malasorte. 🔗 Leggi su Linkiesta.it
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