Per fare un cocktail bar serve una drink list
Fare oggi un cocktail bar non significa più solo saper miscelare bene. Significa costruire un linguaggio, definire un’estetica, creare un racconto coerente che parta dal bancone e arrivi fino al menu. La drink list, un tempo semplice elenco di proposte, è diventata la sintesi di una filosofia di accoglienza: il manifesto liquido di un luogo. Non a caso i bar più interessanti del mondo curano la carta come si curerebbe un libro d’artista, un progetto di design o un film corale. È accaduto al Mandarin Oriental di Milano, dove ogni nuova lista è un viaggio tematico che unisce ricerca, tecnica e narrazione visiva, trasformando la consultazione del menu in un’esperienza sensoriale completa. 🔗 Leggi su Linkiesta.it
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