Game over per il fisco italiano | i miliardi sottratti dai videogiochi online
Se giocate a Brawl Stars, Roblox, Minecraft, Fortnite o Clash Royale, oppure se avete figli che vi tormentano coi loro tablet stando ore e ore su queste piattaforme, probabilmente sapete bene di cosa stiamo parlando: di quel subdolo sistema creato dagli sviluppatori di videogame, in base al quale è possibile scaricare e avviare gratuitamente un gioco online. Ma poi, durante la partita, c’è la possibilità di ottenere potenziamenti e bonus solo attraverso denaro reale, con la formula degli “ acquisti in-app ” finalizzati a nuove skin, a sbloccare i pass, ad attivare nuove abilità. Sono tante micro-transazioni (i ragazzi le chiamano shoppatine ) che danno vita al modello di gioco freemium (cioè inizialmente free, gratuito, ma poi con ulteriori parti a pagamento che lo fanno diventare premium) che in Italia vale molti miliardi di euro di ricavi sia per gli sviluppatori sia per gli store di giochi online di Google e di Apple, e che, in base a uno studio di Eurispes appena uscito (dedicato a “Il fisco nel mondo virtuale” e consultato da Lettera43 ), comporta un «danno per l’ Erario italiano sicuramente nell’ordine di miliardi di euro ». 🔗 Leggi su Lettera43.it
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