Le mani di Orbán sul primo tabloid d’Ungheria Così il premier prova a frenare il crollo nei sondaggi a sei mesi dal voto
Di Viktor Orbán conosciamo i toni spavaldi con cui attacca a giorni alterna le istituzioni Ue, il volto fiero con cui sfila a fianco dei suoi alleati preferiti in Europa e non solo: Giorgia Meloni a Roma, Donald Trump negli Usa, da ieri in poi anche Andrej Babiš in Repubblica Ceca. La verità però è che sul fronte interno Orbán è ben più fragile di quanto si pensi. In primavera l’Ungheria torna al voto e dopo 16 anni ininterrottamente al potere il leader magiaro rischia seriamente di vedersi sconfitto. I sondaggi danno infatti nettamente in testa il partito Tisza guidata da Péter Magyar, un ex alleato di Orbán che lo scorso anno gli ha voltato le spalle lasciando Fidesz e dando vita alla nuova formazione, d’impronta liberale ma lontana da ogni «tentazione» di sinistra che Orbán avrebbe facilità ad attaccare. 🔗 Leggi su Open.online
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