A un passo dalla Cop 30 l’Ue si spacca su target climatici e sulle flessibilità per i Paesi E l’Italia punta i piedi | vuole meno limiti ambientali

A un giorno dal summit dei leader che precederà la Cop30 sul clima di Belém, ore e ore di discussioni non sono bastate ai ministri dell’Ambiente all’ Unione europea per mettersi d’accordo sul target climatico al 2040. La riunione straordinaria del Consiglio Ue Ambiente è andata avanti a oltranza a Bruxelles, per arrivare alla posizione negoziale sulla legge europea sul clima, da cui ripartire per affrontare la trattativa con il Parlamento europeo. Lo scontro non è sul taglio in sé: nessuno vuole toccare la proposta presentata a luglio 2025 dalla Commissione Ue di ridurre le emissioni del 90% entro il 2040 (rispetto ai livello del 1990), ma i capi di Stato e di governo hanno deciso di allentare le condizioni di mercato e il negoziato si è acceso sulle ‘flessibilità’ contenute in un testo di compromesso della presidenza danese e messe in campo per rendere la traiettoria verso il 2040 meno rigida. 🔗 Leggi su Ilfattoquotidiano.it

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