Questa è una mattanza Dobbiamo fermarla educando all’affettività
"Dobbiamo fermare questa mattanza". Non ha dubbi Gino Cecchettin, papà di Giulia, uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta (condannato all’ergastolo), sul ruolo della formazione per andare all’origine della violenza di genere ed estirparla. Per questo Cecchettin era ieri a Brescia, come ospite d’onore dell’evento “In nome loro”, organizzato dalla Commissione Genere dell’ Università degli Studi di Brescia presieduta da Marika Vezzoli; l’ateneo guidato dal rettore Francesco Castelli ha conferito quattro premi di laurea, in collaborazione e con il sostegno finanziario della Bcc di Brescia, del Soroptimist Club di Brescia e della Fondazione Museke Onlus, in memoria delle donne vittime di violenza di genere. 🔗 Leggi su Ilgiorno.it
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