Quel super-ego massimalista che la sinistra non riesce ancora a rimuovere

Sì, lo so, gli articoli di metagiornalismo dovrebbero essere vietati. Succede però che escono due editoriali – Calenda su questo giornale, Galli della Loggia sul Corriere – che parlano di due cose diverse ma parlano della stessa cosa e la stessa cosa è: il peso della “sinistra culturale” in Italia. Ma come, ancora con la sinistra culturale nell’epoca dell’egemonia della destra? Sì. Calenda parte dalla sua litigata televisiva con Jeffrey Sachs e traccia l’ennesimo “ritratto impietoso” della situazione pagliaccesca e canagliesca dei nostri talk: un sistema di fregnacce in libertà dove spadroneggiano fascinazione putiniana, fanatismo antioccidentale, esaltazione del pensiero illiberale orchestrato dai vari Orsini, Cacciari, Caracciolo, Di Cesare, ognuno con le sue ragioni e tornaconto personale – mentre i vari Formigli gongolano con “la difesa della libertà di pensiero” (salvo poi epurare Calenda da “Piazzapulita” per pulirla ancora di più). 🔗 Leggi su Ilfoglio.it

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