Morti sul lavoro mons Renna Cei | Rivedere modello di impresa che sacrifica il capitale umano
ROMA – “È proprio il modello di impresa che dovremmo rivedere, un’impresa che sacrifica il capitale umano, che è la realtà più grande che essa possiede, e non sa puntare sufficientemente sulla prevenzione”. Lo afferma l’Arcivescovo di Catania e presidente della Commissione Episcopale della CEI per i problemi sociali e il lavoro, Mons. Luigi Renna, in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, commentando i tanti casi di morti sul lavoro e in particolare l’operaio di 66 anni che ha perso la vita nel crollo della Torre dei Conti a Roma. “Ci rendiamo conto – aggiunge Mons. Renna – che sono soprattutto alcuni lavori, quelli maggiormente esposti alla morte così improvvisa, alle morti bianche: sono le imprese edili e quelle delle cave”. 🔗 Leggi su Lopinionista.it
© Lopinionista.it - Morti sul lavoro, mons. Renna (Cei): “Rivedere modello di impresa che sacrifica il capitale umano”
Leggi anche questi approfondimenti
È morto Octav Stroici, l’operaio rimasto intrappolato sotto le macerie della Torre dei Conti, a Roma. È morto a 66 anni, a un solo anno dalla pensione e dopo una vita di lavoro sui cantieri. In questo 2025 siamo ormai vicini agli 800 morti sul lavoro. Un numero - facebook.com Vai su Facebook
Incidenti sul lavoro: mons. Renna (Cei) a Tv2000, “rivedere il modello di impresa che sacrifica il capitale umano” - “È proprio il modello di impresa che dovremmo rivedere, un’impresa che sacrifica il capitale umano, che è la realtà più grande che essa possiede, e non sa puntare sufficientemente sulla prevenzione”. Riporta agensir.it
Salute, ambiente, lavoro: mons. Renna (Cei), “gli scompensi climatici e l’inquinamento colpiscono tutti indistintamente” - La cura della casa comune, ritenuta urgente in tempo di una relativa pace” oggi sembra “sia stata dimenticata o rimandata”. Come scrive agensir.it
