Indennità di accompagnamento | la Cassazione riconosce la supervisione continua come assistenza permanente

Con l’ordinanza n. 282122025, la Suprema Corte amplia i criteri per il riconoscimento dell’indennità, includendo chi necessita di controllo costante per motivi psichici o cognitivi. Con l’ordinanza n. 28212 del 23 ottobre 2025, la Corte di Cassazione – Sezione Lavoro – ha segnato un importante punto di svolta in materia di riconoscimento dell’indennità di accompagnamento, ampliando in modo sostanziale la tutela dei soggetti non autosufficienti. La Suprema Corte, infatti, ha stabilito che la necessità di “supervisione continua” deve essere considerata alla pari dell’assistenza permanente richiesta per il riconoscimento dell’indennità di accompagnamento, anche nei casi in cui il soggetto non necessiti di un aiuto materiale costante ma richieda un controllo e una vigilanza costante per evitare comportamenti autolesivi o pericolosi. 🔗 Leggi su Puntomagazine.it

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