Con l’ultima battaglia a Castelfidardo si spegne il secolare dominio dei preti
Uguccioni Prosegue il nostro racconto sulla liberazione dal governo pontificio già illustrata in altre due puntate. Cadute Pesaro e Perugia, Lamoricière a marce forzate scavalca l’Appennino e per la strada di Colfiorito e Macerata cerca di raggiungere la piazzaforte di Ancona. La sera del 14 settembre Lamoricière è a Tolentino con la sua riserva, seguito dalla brigata Pimodan. I soldati si spostano veloci. Lamoricière matura l’idea di non accettare combattimento, intanto spedisce a Roma un espresso – il telegrafo è interrotto – per informare che i piemontesi sono a Jesi e a Senigallia e che la sua truppa ha percorso 40 miglia in 22 ore. 🔗 Leggi su Ilrestodelcarlino.it
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