Anthropic studia l’introspezione delle macchine | Claude si osserva e qualcosa capisce
Molte persone non lo sanno: quando sentono parlare di uno sull’AI danno per scontato siano programmatori che cercano di implementare nuove funzioni, di farle generare immagini e video più realistici (siamo già incasinati così, grazie) e via dicendo. Invece ci sono ricercatori, all’interno delle grandi aziende di intelligenza artificiale, che studiano l’intelligenza artificiale per capire come funziona, e la cosa curiosa è che, per quanto l’abbiamo costruita noi, non lo sappiamo davvero. Conosciamo l’input e conosciamo l’output, non cosa accade nel mezzo, esattamente come nel cervello umano: sappiamo che un pensiero nasce da un insieme di impulsi elettrici che attraversano miliardi di neuroni interconnessi, che ogni scarica elettrica è un segnale, e che i segnali passano da un neurone all’altro grazie alle sinapsi, dove i neurotrasmettitori chimici aprono o chiudono il passaggio come interruttori. 🔗 Leggi su Ilgiornale.it
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