L’Ucraina ha bisogno dei Tomahawk ma la Nato fa finta di non sentire

La Germania ha appena inviato aerei e batterie Patriot che rafforzano la difesa antiaerea ucraina. È un aiuto difensivo accolto con sollievo dal presidente Volodymyr Zelensky. Ma l’esercito di Kyjiv avrebbe bisogno anche armi offensive capaci di colpire le piattaforme di lancio di droni, i depositi logistici e le postazioni missilistiche lontane dalla prima linea: i missili a lungo raggio Tomahawk, di cui si parla da mesi, entrerebbero in quel perimetro. Il Pentagono ha autorizzato l’eventualità di una fornitura di questi missili all’Ucraina, ma Donald Trump finora ha sempre preso tempo, citando dubbi su escalation e controllo dei lanci. 🔗 Leggi su Linkiesta.it

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