Cognac e non solo La rivoluzione elegante degli alambicchi
Può la distilleria più anticonvenzionale della Charente sembrare la più sacra delle cattedrali innalzate al dio alambicco? Può l’«eretico» che ha portato il gin nel cuore della produzione dell’acquavite di vino diventare l’alfiere della tradizione, combattere per l’iscrizione della cultura del Cognac nel patrimonio Unesco e creare un museo dedicato a una gloriosa stirpe di produttori? E soprattutto, può un angolo quieto di campagna disseminato di concessionarie di trattori, vecchie Citroen e paesini sonnolenti nascondere aristocratici manieri dal fascino senza tempo? Se non stessimo parlando del vulcanico Alexandre Gabriel e della sua Maison Ferrand, forse sarebbero troppe contraddizioni tutte insieme. 🔗 Leggi su Ilgiornale.it
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