Carlo Michelstaedter ha dimostrato che la coerenza non è virtù ma condanna

Non aveva molto spazio tra pensare e vivere. Carlo Michelstaedter era un ragazzo di provincia con una lucidità spietata: guardava i suoi coetanei muoversi nell’inerzia delle convenzioni, accettare l’inganno del conforto, credere che il tempo possa guarire tutto. E si opponeva. Lui non cercava la verità: voleva solo non mentirsi. Lo faceva con la precisione di chi non vuole salvare nulla, ma solo capire dove finisce la menzogna. “Ognuno gira intorno al suo pernio, che non è suo, e il pane che non ha non può dare agli altri”, scriveva. Michelstaedter è stato sempre presente a se stesso fino all’ultimo respiro: voleva il pieno, e quel pieno lo ha travolto. 🔗 Leggi su Ilfattoquotidiano.it

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