Totò metafora dell’umanità Napoli mette in mostra il suo Principe
"Totò era un genio rivoluzionario, Massimo Troisi è stato il suo unico erede". L’antropologo Marino Niola, curatore insieme ad Alessandro Nicosia della mostra Totò e la sua Napoli che si apre oggi nella Sala Belvedere del Palazzo Reale di Napoli, visibile fino al 25 gennaio 2026 (orari 9-20, mercoledì chiuso, biglietti da 6 a 10 euro), spiega perché, a oltre cinquanta anni dalla scomparsa (15 aprile 1967), Totò rimane l’unica icona globale profondamente napoletana. "Rappresenta le mille anime di una Napoli che diventa palcoscenico universale, metafora della condizione umana. La città lo ama incondizionatamente perché, a differenza di Eduardo De Filippo talvolta distante e sprezzante verso Napoli, ogni partenopeo si ritrova nelle tante sfaccettature di questa maschera leggera, interclassista e tollerante. 🔗 Leggi su Quotidiano.net
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