Luca Ward | Dopo la morte di mio padre finimmo in povertà A 13 anni lavoravo per non morire di fame
L’artista, oggi volto e voce tra i più noti del panorama italiano, ha ripercorso la sua infanzia difficile: la perdita del padre, la povertà, i primi lavori per aiutare la madre: "Era miseria vera, ma mi ha insegnato a non arrendermi". 🔗 Leggi su Fanpage.it
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Oltre ad essere una delle voci più iconiche del cinema, Luca Ward è tanto altro: un marinaio, un attrezzista, un motociclista, un bibitaro, un padre… e persino John Wick, di recente. Luca Ward è stato tutti, nessuno e centomila. In Il talento di essere tutti e nessu - facebook.com Vai su Facebook
Luca Ward: “Dopo la morte di mio padre finimmo in povertà. A 13 anni lavoravo per non morire di fame” - L’artista, oggi volto e voce tra i più noti del panorama italiano, ha ripercorso la sua infanzia difficile: la perdita del padre, la povertà, i primi ... Lo riporta fanpage.it
“Per non morire di fame a 13 anni ho fatto il facchino. Dopo la morte di papà, sono diventato poverissimo. A 13 anni non avevo cibo né luce”: lo rivela Luca Ward - Il celebre doppiatore si confessa a "Ciao Maschio": "Dopo la morte di papà siamo sprofondati nella povertà assoluta" ... ilfattoquotidiano.it scrive
Luca Ward a Ciao Maschio: «A 13 anni ho perso mio padre, iniziai a lavorare per non morire di fame» - «Io ho perso mio padre a 13 anni, che era la colonna portante della famiglia. Riporta msn.com
