Il sogno di Prodi era un seggio Ue Il veto di Schlein e Bonaccini
Ogni famiglia è infelice a suo modo, ma il Pd poteva fare felice Romano Prodi, il padre del partito, il fondatore. Prodi desiderava candidarsi come europarlamentare semplice, tornare in Europa. Il Pd non ha voluto. Era il piccolissimo desiderio di un uomo di 86 anni che ha perso la moglie, che scrive libri. Un nonno. Il partito non ha accettato la sua disponibilità. E’ pesato un veto. Prodi, raccontano i suoi amici, le persone che gli vogliono bene, è cambiato, si è incupito da quando ha perso la moglie Flavia, il suo tutto, la donna capace di intenerirlo, controllare la sua collera. Il professore nell’estate del 2024, a un anno dalla morte, crede sia preferibile lasciare Bologna, viaggiare, muoversi. 🔗 Leggi su Ilfoglio.it
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