I Paesi Bassi insegnano che il populismo si può sconfiggere con l’europeismo
Soffia un vento diverso nei Paesi Bassi. È il respiro di un Paese che ha deciso di abbandonare la grammatica del populismo per riscoprire quella più sobria e ambiziosa dell’europeismo. Le elezioni legislative hanno portato almeno due sorprese, entrambe incoraggianti. La prima: non ha vinto il Partito per la Libertà (Pvv) di Geert Wilders, il tribuno dell’estrema destra che due anni fa aveva fatto cadere il governo promettendo di «liberare l’Olanda da Bruxelles». La seconda: il partito liberale Democraten 66 (abbreviato in D66) è il nuovo centro di gravità della politica nazionale. D66 ha guadagnato dieci punti percentuali rispetto al 2023, un’enormità in un Paese abituato alla frammentazione. 🔗 Leggi su Linkiesta.it
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