Gratteri e la riforma della giustizia | I politici sono insofferenti al controllo di legalità
«Sono contrario alla separazione delle carriere per più motivi», dice in un’intervista al Fatto Quotidiano Nicola Gratteri, procuratore capo di Napoli. «Il primo, e di buon senso, è che c’è già: nell’ultimo periodo lo 0,0036% dei magistrati – una percentuale bulgara a rovescio – è diventato pm o viceversa, in una diversa regione. Secondo: la riforma è il primo step di un percorso diretto alla sottoposizione del pm alla politica che indicherà prima quali reati perseguire e poi come controllare l’esercizio dell’azione penale. I politici sono insofferenti al controllo di legalità», dice Gratteri. La durate dei processi e il carcere. 🔗 Leggi su Open.online
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