Fine vita Cappato | Dobbiamo impedire che il governo distrugga il diritto che abbiamo conquistato

«Sono passati due anni da quando Sibilla Barbieri è stata costretta ad andare in Svizzera per essere aiutata a morire senza soffrire», ricorda Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni. «Ha dovuto accompagnarla il figlio Vittorio, che si è poi autodenunciato. Da allora, tutto è fermo nei tribunali». Cappato spiega che ci sono altri sei casi simili, bloccati da mesi o anni, senza decisioni giudiziarie né applicazione chiara delle regole stabilite dalla Consulta. «L’unica cosa che si muove in Parlamento è la proposta di legge del governo, che in realtà punta a distruggere il diritto che abbiamo conquistato». 🔗 Leggi su Lastampa.it

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