Da Rosy Bike alla Super Mamacita lo spaccio al femminile dei Calajò | Mangio di questo non è un gioco

Milano –  “Io ci mangio di questo! Non è un gioco! E neanche faccio sport! È per portare da mangiare alla mia famiglia! Quindi, dieci euro alla volta di sconto, ehm. Ditemi vuoi quando io devo mangiare! Ehm. lo decidete voi!”. Katia Elena Adragna scrive a un cliente nella chat Whatsapp ribattezzata “Super Mamacita”, uno dei nomignoli che la quarantaseienne si era guadagnata nel giro. Senza dimenticare “La Bionda”, “La Nera”, “Kappa”, “K” e “Griselda”, quest’ultimo in omaggio alla spietata “signora della droga colombiana” Griselda Blanco, accusata di centinaia di omicidi tra gli anni ’70 e ’80 del secolo scorso e assassinata da due sicari a Medellin il 3 settembre 2012. 🔗 Leggi su Ilgiorno.it

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© Ilgiorno.it - Da Rosy Bike alla Super Mamacita, lo spaccio al femminile dei Calajò: “Mangio di questo, non è un gioco”

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