La finanza climatica è la chiave di volta per passare dalle parole ai fatti

Uno dei banchi di prova su cui potremo misurare il successo della Cop30 di Belém sarà quello della finanza climatica, e in particolare dell’urgenza di identificare misure e strategie per accelerare gli investimenti nei Paesi più vulnerabili, per aiutarli ad adattarsi a un clima che è ormai già cambiato.  Quello della finanza climatica e della mobilitazione degli investimenti in favore dei Paesi in via di sviluppo è un tema storicamente rilevante per i lavori delle Cop, ma potrebbe diventarlo particolarmente in questa trentesima edizione perché proprio l’anno scorso, alla Cop29 di Baku, i governi hanno raggiunto un insperato accordo che mette sul tavolo un nuovo obiettivo: i Paesi industrializzati dovranno mobilitare verso i Paesi in via di sviluppo ogni anno trecento miliardi di dollari di investimenti, sia pubblici che privati, nella finanza climatica (obiettivo da raggiungere al più tardi entro il 2035). 🔗 Leggi su Linkiesta.it

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