Fiano ci spiega cosa avrebbe voluto dire ai ragazzi fascisti che gli hanno impedito di parlare
Mi hanno impedito di parlare. Hanno deciso che rientravo in una categoria umana, politica e culturale cui la parola è preclusa: “I sionisti”. “Emanuele Fiano è un sionista”, hanno scritto. Dunque, non può parlare e non può entrare nelle università. L’unica opinione ammissibile, per loro, è la propria. L’unica “pace” che immaginano in medio oriente è quella dello stato palestinese “dal fiume al mare”. Senza lo stato di Israele. Erano giovani, molto giovani – poco più dei miei figli. Eccitati, dietro gli striscioni; divertiti, ridevano. Si sentivano protagonisti di una festa: la festa in cui “non si fa parlare Emanuele Fiano, il sionista”. 🔗 Leggi su Ilfoglio.it
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